Ciao, sono Chiara Gandolfi: verbal designer e voice actress. Con l’iscrizione a Immersioni hai vinto anche Misticanza di cose di lavoro che è questa newsletter mensile qui in cui dico quello che sto facendo. È la sorella anarchica di Immersioni, la secchioncella che parla dell’universo. Non si toccano mai come in Ladyhawke, ma sono il mio giorno e la mia notte.
Quante cose fai accadere e quante ti capitano?
Perché tutti siamo qui a farci i nostri bei piani per poter essere artefici del nostro destino ma poi siamo un cielo di trincee, grigie, spettinate e malinconiche in una terra a gambe all’aria e questo è un dato di fatto.
Le cose capitano. Capita la grazia nascosta in un abbraccio di pace. Capitano le gengive troppo sensibili, i contrattempi, gli affanni, gli inviti all’ultimo momento che poi sembravano sempre essere stati lì. Capitano attimi di gloria, attimi fuggenti, attimi di panico. Capita di vedere il mare dentro una pozzanghera, di sentire il tonfo delle lacrime su un’altra spalla, la paura che consuma, la gioia che rimette al mondo: capita di tutto. E anche quando capita siamo lì che lo viviamo lo stesso e non diciamo mai no, perché come si fa a dire no al destino?
Mentre altre cose bisogna farle accadere. La sospensione volontaria delle nostre credenze, metabolizzare la scomodità invece che sopprimerla, prendere posizione rispetto a ciò che non ci fa dormire la notte, voler rimanere a galla e ricominciare a nuotare. Perché sapere che il futuro prenderà il posto del presente ci rende responsabili. In mezzo a tutte le cose che continueranno a capitare.
Sono rimasti 3 posti per Storione Business: un percorso online con me per un piccolo gruppo di massimo 10 persone, freelance e piccole attività. Un mix di personal branding, storytelling, content marketing, pensiero autobiografico. 4 mesi di lezioni, confronto e pratica per raccontare con verità e rilevanza la propria identità professionale.
È stato un viaggio profondo, dentro di me e dentro il mio brand. Una scoperta di chi sono, di cosa posso raccontare e degli strumenti a mia disposizione per farlo nel modo migliore. Storione Business è il percorso ideale per chi desidera comunicare in modo autentico e consapevole, senza inseguire scorciatoie o puntare unicamente a follower e like. Lo consiglio a chi è pronto a scavare a fondo, a mettersi in discussione e ad accettare il rischio di non piacere a tutti.
- Anna Ammendolia, Way
Vieni? Fino al 31 luglio lo paghi quasi il 30% in meno.
Raccontarsi online oggi
Raccontarsi online, oggi, è un casino bellissimo.
Da una parte c’è chi pubblica a caso sperando nel miracolo dell’algoritmo, senza ritegno né criterio: tramonti, audio rubati, reel patinati che non guarda nessuno. Dall’altra, chi pubblica solo contenuti pieni di senso, con almeno tre livelli di lettura, una palette studiata e la benedizione del tone of voice.
Succede pure alla social strategist paralizzata, che da mesi non posta niente perché “pubblico solo quando ho qualcosa da dire”.
Tra queste due catastrofi c’è uno spazio che ci riguarda da vicino: quello del nostro ritmo quando incontra gli obiettivi, l’imperfezione, l’identità che si muove. E di come una buona brand story possa tenere insieme il prima, il dopo e tutto quello che ci sta in mezzo. Ne ho scritto qui.
Frammenti di faccio cose
È il periodo dei mirtilli e dei payoff: tre di fila. Ora sto lavorando a quello di una officina musicale montessoriana. Succoso come i mirtilli.
È partito il progetto del sito del Deja Blu Bar (figlio del ColorHotel, caro cliente da anni) e a quanto pare non sarà convenzionale in nulla. Nemmeno i testi e la loro forma. Verso la mixology e oltre.
Hai bisogno di una spinta nella tua comunicazione? Sblocchiamo anche il Titanic con la consulenza. Modulabile, prezzo piccolino, tanta resa.
Ogni settimana vado a una mostra: i miei coup de coeur del momento, David Hockney a la Fondation Vuitton et Richard Avedon a la Fondation Cartier Bresson.
Ho seguito una masterclass di scrittura con l’editrice, regista e scrittrice Vanessa Springora: vorrei la sua lucidità di parola e pensiero.
Tra le cose improbabili che decido di fare ultimamente, parteciperò a una giornata di creazione di tinture in batik e un atelier di scrittura di haiku e poesia.
Io che mi immedesimo in tutti i suoi amanti. Chloe Barreau ha filmato i suoi primi amori e ci ha fatto un docu film commovente.
È tutto da parte mia. Ma se tu vuoi scrivermi qualcosa, un ciao, un quantunque, mandarmi una cartolina delle tue vacanze, un numero fortunato da giocare, dirmi una cosa che ti è capitata e una che hai fatto accadere, sono qui. Puoi anche pagarmi un caffè. Se no, ci troviamo sul fondale nella prossima Immersione.
Prenditi cura di te,
Chiara
Che bello anche il pezzo sul blog, soprattutto il pezzo in cui parli della forza narrativa che sta nell'intreccio di fra mêmeté e ipseité: non conoscevo questo pensiero di Paul Ricœur sull'identità, e insomma è uno di quei bei momenti di epifania. Grazie Chiara.