A volte corriamo così tanto, non sappiamo nemmeno perché stiamo correndo e dove siamo diretti. In un mondo come lo vorrei, la direzione è più importante della velocità. Non tutti siamo d’accordo.
Questa è una cartolina di baci e saluti per dire vado e torno. Nel mezzo, spero wow e pace. Pace e wow.
In queste ultime settimane ho chiuso progetti belli: nomi e soprattutto payoff (capita che ci siano periodi con dei trend imprevedibili), due identità verbali complete, molti testi per i tre clienti con cui lavoro in maniera continuativa.
Dal portfolio
“Mi piacerebbe creare una piccola Silicon Valley,
diciamo una Silicon Riviera.”Francesco Piersimoni, co-founder Laborinto
Come si mettono insieme solidità e propensione al cambiamento? È un po’ come quando leggo “tradizione e innovazione”, cosa vorrà mai dire? Qui c’era l’esperienza lunga che guardava al passato e lo sguardo teso verso il futuro: in questa oscillazione ecco che è nato Laborinto. Il progetto di brand naming per questa tech company te lo racconto qui.
Le buone intenzioni
Da oggi sono ufficialmente in ferie. Per la faccenda che se lo dichiari poi lo devi fare, l’intento di questo agosto, tra un viaggio nel Sud della Francia e uno in Quebec è di non aprire le mail e di dedicarmi alla stesura del romanzo che ho iniziato l’estate scorsa. Ho capito che non riesco a scriverlo mentre lavoro, perché il dovere si prende tutto lo spazio. Così ho deciso di dedicargli un tempo tutto suo: tre settimane, non poco, non tanto, vediamo cosa viene fuori. Non pretendo di finirlo, ma almeno avanzare un pochino mi renderebbe più gioioso l’andare.
Parto dal 29 luglio al 6 agosto e dal 30 agosto al 12 settembre. In mezzo resto a Parigi. In questo tempo non lavoro, ma siccome Paola, spingitrice di piano editoriale, mi ha detto di non mollare ‘sto mese (come invece avrei fatto senza il suo insindacabile verdetto) pare che ci vedremo su Instagram e ogni tanto pure su LinkedIn.
Frammenti di faccio cose
È uscita un’altra puntata di Blu, l’AI che fa quello che vuole. Una mini-serie in 8 puntate che visto che nessuno mette like probabilmente diventeranno 4. Ecco la numero 2 e la numero 3.
Questo mese ho fatto due giornate di co-working con amiche e colleghe. Mi fa bene vivere ambienti stimolanti, pensare a progetti improbabili con persone che vorrei al mio fianco, confrontarmi e vedere che coltiviamo tutte sogni più grandi e saporiti dei nostri piatti di bulgur e lenticchie in pausa pranzo.
Ricomincio a studiare inglese con un prof. madrelingua. Siamo alle solite. Questa è la lezione numero 3549 della mia vita ma non mollo. L’inglese è per me come le onde del mare. Va e viene ma soprattutto quando viene si schiaffa sugli scogli e lascia tutto un po’ umidino e scivoloso.
Mi sono iscritta a un corso di tornio che dura 4 mesi: io sono negata con le arti manuali, ma la ceramica non ha paura di essere maltrattata e mi chiama. Se le tazzurelle verranno brutte, potrò comunque contare sul supporto della mia famiglia che mi vuole troppo bene per mandarmele indietro quando le riceverà a Natale.
I miei appuntamenti con l’artista di questo mese:
cinéma en plein air: edizione speciale Giappone nel giardino d’estate del Quai du Branly. Proiezione di film dello Studio Ghibli: ho visto Souvenir goutte à goutte di Isao Takahata (la versione italiana dovrebbe intitolarsi “Pioggia di ricordi”) e mi ha fatto tanta tenerezza;
la visita alla prima vigna sui tetti di Parigi: nel Marais esperimenti e ricerche con le vigne urbane per vedere come se la cavano alcune colture e dove andremo a finire noi senza la natura;
sto leggendo Con le parole si fanno i miracoli di Doriano Zurlo e mi piace che dica cose nuove sulle parole di sempre stravolgendo pure il modo di classificare le figure retoriche.
È tutto da parte mia. Ma se tu vuoi scrivermi qualcosa, un ciao, un quantunque, uno scarpone o uno stile libero, puoi rispondere a questa mail. Se no ci troviamo sul fondale nella prossima Immersione.
Prenditi cura di te,
Chiara
Ciao Chiara. Volevo ringraziarti per questa newsletter (e per il post su LinkedIn che mi sono andata a leggere); entrambi mi hanno aiutata a fare un po' di chiarezza rispetto all'assillo dell'esserci sempre e in qualsiasi declinazione. L'universo della libera professione è, per me, ancora territorio vergine e capisco di correre il rischio di costruire e comunicare in modo sbagliato la direzione che mi definisce.
Grazie ancora e buona estate!
Simona
PS "Pioggia di ricordi" è un momento incantato... Se non lo hai mai letto, ti consiglio "Un giorno d'estate" (https://www.kirakiraedizioni.com/prodotto/ungiornodestate/); è un albo, teoricamente per bambini, ma credo che dica enormemente di più a chi è adulto.