Riflettere sulle proprie potenzialità può essere rifugio e slancio insieme. Più che altro siamo (stati) abituati a farlo in un'ottica unicamente produttiva e credo che sia proprio lì l'inghippo.
Credo che coltivare la consapevolezza sulle nostre possibilità ci permetta di sentirci liberi di trasformarci e di seguire il flusso della vita. Come hai scritto, siamo in movimento!
Un anno fa la frase "sono immersa in infinite possibilità" mi ha salvato da un immobilismo che mi stava inghiottendo. Cosa è cambiato alla fine? Apparentemente non tanto, ma si è ampliato lo sguardo ed è incredibile come la vita poi ti segua.
C'è un lavorio interiore che non percepiamo ma che ci traghetta da una consapevolezza all'altra della nostra vita. Sono gli incontri che facciamo con i grandi temi dell'essere umani. Basta dare spazio a queste voci e cambia il punto di vista. Ciao Serena, un abbraccio a te!
Riflettere sulle proprie potenzialità può essere rifugio e slancio insieme. Più che altro siamo (stati) abituati a farlo in un'ottica unicamente produttiva e credo che sia proprio lì l'inghippo.
Credo che coltivare la consapevolezza sulle nostre possibilità ci permetta di sentirci liberi di trasformarci e di seguire il flusso della vita. Come hai scritto, siamo in movimento!
Un anno fa la frase "sono immersa in infinite possibilità" mi ha salvato da un immobilismo che mi stava inghiottendo. Cosa è cambiato alla fine? Apparentemente non tanto, ma si è ampliato lo sguardo ed è incredibile come la vita poi ti segua.
Un caro abbraccio.
C'è un lavorio interiore che non percepiamo ma che ci traghetta da una consapevolezza all'altra della nostra vita. Sono gli incontri che facciamo con i grandi temi dell'essere umani. Basta dare spazio a queste voci e cambia il punto di vista. Ciao Serena, un abbraccio a te!
Bello questo concetto di entelechia di Aristotele.
Abbiamo una meta finale a cui tendere? O scegliersi qualsiasi argilla (qualsiasi campo) ci permetterà comunque di esprimere la nostra matrice?
Ancora mi serve una risposta.
baci Silvia